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Forse non tutti lo conoscono bene, anche se le sue canzoni ci hanno fatto spesso sognare, e qualche volta magari anche innamorare; oggi ricorderemo un gran bravo ragazzo di nome Alex Baroni, una delle voci più calde ed emozionanti che l’Italia abbia mai conosciuto e che, purtroppo, ci ha prematuramente lasciati perdendo la vita in un incidente stradale. Appena 5 albums registrati in studio e 3 raccolte tra il 1994 ed il 2002, oltre ovviamente ai vari concerti dal vivo, e la sua relazione sentimentale con la cantante Giorgia, sono le cose che ricordiamo di questo bravissimo e sfortunatissimo cantante che, se non fosse scomparso così prematuramente, oggi sarebbe sicuramente al top di tutte le classifiche.

Moltissimi gli omaggi e le commemorazioni che il cantante milanese ha ricevuto nel corso degli anni a partire dal 2002, anno in cui purtroppo perse la vita in un tragico incidente stradale; appena 4 giorni dopo la sua scomparsa, il cantante Jovanotti gli dedicò il suo concerto di Ancona, e nello stesso anno la sua compagna Giorgia scrisse per lui la canzone Marzo, dal cui testo estrapolerà poi il titolo della sua successiva raccolta (dedicata interamente ad Alex) dal titolo Le cose non vanno mai come credi. Anche Eros Ramazzotti, suo scopritore, incide per lui i brani Un’emozione per sempre, inclusa nel suo album ‘9’, ed Infinitamente, inclusa invece nell’album Noi.

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Biografia e primi passi nella musica

Alessandro Guido Baroni nasce a Milano il 22 Dicembre del 1966 da papà Carlo e mamma Marina, lui fisico, lei matematica; la passione per la scienza lo porta a laurearsi in chimica presso l’Università di Milano, ed a continuare la sua attività musicale insegnando contemporaneamente chimica in istituti tecnici pubblici e privati. A 17 anni è costretto al letto a causa di un incidente in moto, e durante un intero anno di immobilità forzata studia canto con il cantante, arrangiatore, e musicista Luca Jurman.

Ristabilitosi, Alex mette su la prima band con i suoi amici milanesi, iniziando a suonare in qualche piccolo locale di Milano; il suo repertorio prevede tutta una serie di cover internazionali di genere funk, soul, e blues, oltre ai successi di cantautori italiani di successo tra cui il napoletano Pino Daniele. Nel 1991 il suo esordio in studio insieme al cantautore genovese Massimiliano Catapani, per il quale incide i cori nell’album Un’altra strada, e da lì il suo ingresso nel mondo della musica che conta.

Il grande successo da ‘Hercules’ in poi

Negli anni che vanno dal 1991 al 1996, Alex Baroni lavora molto come corista per artisti del calibro diEros Ramazzotti, Ivana Spagna, Rossana Casale, Francesco Baccini, e nel 1994 costituisce insieme ad Andrea Zuppini il duo Metrica pubblicando nello stesso anno un album intitolato Fuorimetrica, prodotto da Eros Ramazzotti assieme al quale duetta nel brano Non dimenticare Disneyland. Nel 1995 entra a far parte dell’Orchestra RAI in qualità di corista, e l’anno successivo calca per la prima volta il palcoscenico del teatro Ariston di Sanremo, sempre come corista.

Il suo sospiratissimo esordio come solista al Festival di Sanremo avviene nel 1997, dove presenta il suo brano Cambiare nella categoria giovani; non vince, ma si piazza tra i primi, ottenendo il premio della critica come miglior voce del festival, riconoscimento consegnatogli personalmente da Luciano Pavarotti. E’ sempre datata 1997 la sua collaborazione alla versione italiana della colonna sonora per il film d’animazione di Walt Disney Hercules, nel quale dà voce ad Ercole nella sua fase adolescenziale cantando Posso farcela, una mini serie di brani suddivisa in tre parti.

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I suoi più grandi successi e la prematura scomparsa

Il primo vero album tutto suo viene pubblicato dall’etichetta Dischi Ricordi e si intitola Alex Baroni; al suo interno si trova non solo Cambiare (brano con cui sconvolse la critica a Sanremo giovani l’anno precedente, ma anche altre bellissime canzoni come Male che fa male, Scrivi qualcosa per me, Ce la farò, La voce della Luna. Nel 1998 Alex partecipa nuovamente al Festival di Sanremo, questa volta però nella categoria Big visto il discreto successo del suo primo album; la canzone che presenta si chiama Quello che voglio, ed anche in questo caso, pur non riuscendo a vincere, il testo risulta apprezzatissimo dalla critica.

Possiamo tranquillamente dire che se la sua carriera non fosse stata interrotta così prematuramente, Alex Baroni oggi sarebbe certamente tra i cantautori italiani di maggior successo, perché proprio in quel momento ne cavalcava a pieno regime l’onda; sfortunatamente però, nel pomeriggio del 19 Marzo del 2002, mentre percorreva un tratto della circumvallazione Clodia, venne sbalzato violentemente dalla moto a causa di un pirata della strada che compiva una inversione ad U in un posto dove era vietato farla, finendo poi anche travolto da un’altra vettura che sopraggiungeva. Baroni muore dopo un ricovero di 25 giorni di terapia intensiva all’Ospedale Santo Spirito di Roma il il 13 Aprile del 2002, alla tenera età di 35 anni.